Quei due ci credevano, se lo sono tenuti stretti il calcio e avevano già in mente quello che sta accadendo oggi. Due giorni dopo, in una gara amichevole contro il Cottbus, qualcuno mi saltò sul petto. Mentre prosegue l’attività degli oltre 150 bimbi sui campi del Tecariba Country Club di via Isonzo, con l’avvento della bella stagione si avvicina anche l’appuntamento con i camp estivi, che si terranno in due tranche, dal 11 al 15 giugno la prima, dal 18 al 22 la seconda. Il gruppo ha osservato un minuto di silenzio sul luogo dell’incidente alla presenza dei famigliari del povero Umberto per poi proseguire fino al Rettorato dell’Universitŕ degli Studi di Roma Tor Vergata dove č stato accolto dal Pro Rettore Vicario, Prof. Claudio Franchini che ha dapprima rivolto un cordiale benvenuto ai partecipanti e successivamente ha ricevuto nella sala del Consiglio di Amministrazione una delegazione che ha presentato un’istanza indirizzata al Magnifico Rettore e al Presidente del VI Municipio per chiedere un impegno istituzionale affinché possano essere installati in tempi rapidi gli autovelox per limitare la velocita’ delle auto sulle strade di proprietŕa’ dell’Universita’ che ricadono nel VI Municipio, nonché un’adeguata segnaletica stradale che tenga conto del nuovo codice della strada e soprattutto della frequenza giornaliera di centinaia di ciclisti nel cosiddetto circuito di Tor Vergata.
Le parole di Alfredo Pizi, uno degli Ultras più attivi nella perfetta, impeccabile, organizzazione dell’evento sono piatto e condimento di una meravigliosa pietanza. I primi mesi sono quindi di studio e di analisi della nuova realtà; pur essendo infatti padrone della lingua italiana, la Serie A presenta difficoltà diverse rispetto alla Premier e anche i compiti tattici richiesti sono diversi. Una simile esperienza non è diversa da quella che si può vivere in una squadra di Bundesliga o di Premier League, o in una di un college americano. Abbiamo avuto un team perfetto, una grande unità nella squadra. Franquito, dopo le polemiche occorse nel match contro il River per il giallo rimediato con il capitano del Milo, Tuzio: “I miei compagni di squadra dicono che sono matto, ma io lo faccio ormai da anni”. Nato in Germania da madre tedesca e padre soldato americano, fu una delle colonne portanti della nazionale statunitense guidata da Bora Milutinovic nel mondiale 94 giocato in casa e a Francia ’98 meritò i gradi di capitano. Al Mondiale di Francia 98 hai indossato la fascia di capitano della USMNT.
Gli Stati Uniti sono tornati nel gotha mondiale e ci sono tornati più forti che mai. Quali saranno le novità per il 2026 quando gli Usa torneranno a ospitare un mondiale? Le novità nel 2026? Hockey su ghiaccio: FC Barcelona Hoquei Gel, creata nel 1972. Campo di gioco: Palau de Gel. Sul campo sapeva esattamente come portare sullo stesso piano tutti quei giocatori, con qualità diverse e provenienti da nazioni diverse. A cui andranno aggiunti in un secondo momento un esterno sinistro basso che non sarà Beruatto (la Juve lo vuole tenere e mandarlo nella squadra B), una mezzala di qualità e un centravanti piuttosto esperto, da affiancare a Guidone e alla batteria di giovani composta da Cisco, Marcandella e, soprattutto, da Alessandro Capello. Il miglior allenatore che avremmo potuto avere in quel momento. Era un allenatore onesto, rispettoso e molto attento ai dettagli. Che tipo di allenatore era Bora Milutinovic, il globetrotter del calcio? A causa della situazione della mia famiglia, mio padre se ne era andato negli Stati Uniti e non era più entrato in contatto con noi, mia madre decise che i suoi figli avrebbero dovuto ottenere la cittadinanza tedesca che abbiamo avuto quando io avevo nove anni.
Ho sempre amato l’America, guardavo le olimpiadi, ammiravo le maglie, l’inno ed è una cosa piuttosto divertente in quanto non ero mai stati lì, non ho mai incontrato mio padre o nessuno che venisse dagli Stati Uniti e comunque non avrei potuto parlare in inglese. Nessuno spirito, nessun rispetto, nessun obiettivo, nessuna organizzazione, nessuna disciplina. In campionato giocai contro il Bayern Monaco e feci la migliore partita di tutta la mia carriera. La seconda volta, sempre quelli della stampa mi dissero: “Kohler e Buchwald sono entrambi infortunati, e tu sei il migliore marcatore del campionato in questo momento, dovresti essere lì“. Oggi, da allenatore, sono abituato ad analizzare ogni cosa, maglia da calcio vintage ogni partita. La partita successiva ebbi lo stesso infortunio, questa volta alla caviglia destra, e altri tre mesi fuori. Vale pure per gli avversari, che contro i bianconeri sentono di dover giocare la partita della vita. Approfittando della vicinanza, il presidente blucerchiato Massimo Ferrero – ieri in tribuna alla “Dacia Arena” per la gara contro l’Udinese – ha presenziato al taglio del nastro della nuova scuola calcio insieme alle istituzioni locali e alla dirigenza della Pro Farra (questo il nome della società). Nel 1997, prima di trasferirsi in Mls dove ha vestito le maglie di Columbus Crew e New York/New Jersey Metrostars, vinse la Coppa Uefa con lo Schalke 04 in finale contro l’Inter.